L’ascolto e la collaborazione con i clienti sono una caratteristica che ci contraddistingue e ci dà forza.
Indovina chi è tra i primi Paesi che esportano più robot nel mondo? L’Italia. Non sarà la prima della classe ma ha un buon posizionamento visto che l'International Federation of Robotics la mette al quinto posto, secondo mercato più grande dell'UE dopo la Germania: nel 2022 le installazioni sono cresciute dell’8% con 11.475 unità.
Continua a crescere l’adozione dei robot: per il 2023 si prevede un’ulteriore crescita del 7%, con 590.000 robot consegnati a livello globale e nel 2024 si supererà la soglia delle 600.000 unità installate durante l'anno in tutto il mondo.
In un mercato che guarda al futuro non poteva non esserci la Nova Robotics, un'azienda di Manerbio, bassa bresciana, dove le idee nascono e si concretizzano ogni giorno.
Qui, l’ascolto e la collaborazione con i clienti sono una caratteristica che contraddistingue e dà forza.
“Tutto è nato perché un cliente ci ha sottoposto la necessità di automatizzare il carico delle macchine utensili con un sistema flessibile e non con isole dedicate. Bisognava realizzare un sistema eclettico che potesse essere utilizzato su più postazioni." Era il dicembre 2016.
Il prototipo è tanto piaciuto al cliente che abbiamo voluto sottoporlo ad altri potenziali utilizzatori. Da qui il passo è stato naturale: da quella sperimentazione, da quell'idea, da quella necessità, è nato il Cargo.
Oltre al Cargo, Nova Robotics progetta e realizza vari sistemi robotizzati, secondo le esigenze dei clienti: dalle isole di saldatura, a robot per smerigliare o avvitare, tutte possibilità in più per lavorare in completa autonomia, senza la presenza fissa di un operatore e quindi con un ulteriore riduzione dei costi aziendali, limitando i tempi morti e rendendo efficiente l’intera produzione.